09 febbraio 2019
3 vittorie in 5 partite, 9 gol segnati, tra i quali la tripletta di Dybala nell'ultima sfida: è questo il bilancio della Juventus a Reggio Emilia, un incontro dalla tradizione recente perché il Sassuolo è approdato alla massima serie dal 2014. Oltre agli episodi importanti, ci sono dettagli che meritano di essere richiamati alla memoria
2013-14 1-3 minuto 73
Partiamo da Carlitos Tevez, l'uomo che ha aperto le marcature bianconere per il primo storico incontro tra le due formazioni. In quell'incontro terminato 3-1 a nostro favore, il 10 argentino avrebbe potuto realizzare una doppietta se la sua conclusione nella ripresa non si fosse andata a stampare sulla traversa
2014-15 1-1 minuto 00
Deve essere rimasta in gola a Tevez l'esultanza per quel gol mancato per pochi centimetri. Tanto è vero che l'anno dopo si presenta a Reggio Emilia addirittura tentando il tiro dal calcio d'inizio. La conclusione finisce alta, ma è un biglietto da visita esemplare della voglia di vincere dell'Apache
2015-16 1-0 minuto 96
Dopo 6 minuti di recupero, la Juve esce dal campo sconfitta per 1-0 per effetto di una rete di Sansone. E' un momento durissimo, Quel passaggio a vuoto, alquanto doloroso perché meritato, va ricordato avendo rappresentato il punto più basso della stagione. Quella sera la Juve si ritrova nella parte destra della classifica, a -11 dalla Roma che guida il campionato. Guardandosi negli occhi, scatta nei giocatori bianconeri un desiderio di riscossa che si concretizza in 15 vittorie consecutive, che porteranno la Signora al primo posto e a mettere le basi per la conquista del suo quinto scudetto consecutivo.
2016-17 0-2 minuto 58
Anche nelle vittorie nette, può risultare determinante un intervento del portiere. Nel 2016-17 la Juve conduce 2-0 già a metà del primo tempo. Nella ripresa, ad evitare il ritorno dei padroni di casa, ci pensa Gigi Buffon con un doppio intervento su Politano e l'ex Matri
2017-18 1-3 minuto 84
Infine, Paulo Dybala. Ciò che succede al momento della sostituzione della Joya con Bernardeschi, con la standing ovation del pubblico, è qualcosa che va oltre il riconoscimento della tripletta, è un premio alla qualità delle magie regalate nella partita con una rete da fuori, un'altra di punta e una terza su punizione