17 luglio 2020
Juventus-Lazio è un match ricco di storia e di personaggi che hanno lasciato un segno importante. La giochiamo con un undici molto offensivo che coinvolge diverse generazioni di giocatori bianconeri.
DINO ZOFF
Con la Juve disputa 11 campionati senza saltare neanche una partita: 330 gare consecutive e in mezzo un record, quello d'imbattibilità, strappato al genoano Mario Da Pozzo. La gara nella quale sposta il primato in avanti è proprio una sfida con la Lazio al Comunale che si gioca l'11 febbraio 1973. A cementare il rapporto con le due squadre c'è anche l'averle dirette entrambe dalla panchina, registrando in bianconero il suo periodo migliore con la doppia affermazione in Coppa Italia e in Coppa Uefa nel 1990.
GIANCARLO BERCELLINO
Centrale granitico, realizza 14 gol nelle sue 8 stagioni con la Juventus. Il più importante dei quali è certamente quello che sblocca la gara con la Lazio che rappresenta un 5 maggio ante-litteram: mentre i bianconeri superano i capitolini, l'Inter perde a Mantova e si vede sorpassata sul filo di lana dalla Signora, che si aggiudica così il tricolore numero 13.
LEONARDO BONUCCI
Contro la Lazio, nel girone di ritorno del campionato 2014-15, Leo offre la sua interpretazione del coast to coast: parte da lontano, approfitta dei movimenti di Matri e Tevez che gli aprono lo spazio e arrivato al limite dell'area realizza una delle reti più belle della sua carriera.
GIORGIO CHIELLINI
Non ha dovuto attendere il ciclo degli 8 scudetti consecutivi per segnalarsi come uno degli avversari più pericolosi della Lazio. Giorgio colpisce infatti negli anni in cui la Juve gioca ancora all'Olimpico. Nel 2008 firma una doppietta nel 5-2 di fine stagione, per poi ripetersi due campionati dopo in un altro successo per 2-1.
ANTONIO CABRINI
Impossibile non notarlo immediatamente. Il 13 febbraio 1977 Antonio è un ragazzo di 19 anni che al suo esordio in Serie A imperversa sulla fascia sinistra e determina in Juve-Lazio l'assegnazione di un calcio di rigore trasformato da Roberto Boninsegna. La Domenica Sportiva lo cattura ai microfoni, capendo che il debuttante ha tutte le potenzialità per diventare un campione.
SIMONE PEPE
Quando vede biancoceleste si scatena. Lo fa a Roma, andando in gol due stagioni di fila. Ma per quanto siano reti decisive, nessuna eguaglia la rovesciata del primo anno allo Stadium. Nonostante lui ironizzi spesso e volentieri sulle sue qualità tecniche, è innegabile che ci si trovi di fronte a un autentico capolavoro suggerito da Andrea Pirlo.
MICHEL PLATINI
Decide Juventus-Lazio nel 1984 e nel 1985. Nel primo caso segna dagli 11 metri e fa notizia il fatto che vada a consolare il portiere Orsi, bravo a intuire la direzione del tiro pur non riuscendo a intercettarlo. Nel secondo si fa trovare pronto per una deviazione sotto misura, insolitamente di sinistro.
PAVEL NEDVED
Le due squadre della sua vita italiana, a partire dalla Lazio, dove fa talmente bene che la Juventus se ne innamora e decide di puntare su di lui per edificare un nuovo periodo di successi. E come un segno del destino, che spesso il calcio regala, Pavel chiude con il calcio in una sfida tra le due formazioni dove il risultato (2-0) nessuno lo ricorda perché più del gioco contano le sue lacrime e il commosso saluto di pubblico, compagni e avversari, uniti nel riconoscimento della sua grandezza.
GIANLUCA VIALLI
Fine campionato del 1993-94: Gianluca Vialli, reduce da un'annata tormentata dagli infortuni, si scatena contro la Lazio. Aveva già segnato nel precedente campionato, ma stavolta fa molto di più realizzando una tripletta. In tribuna siede Arrigo Sacchi, che riceve da Giampiero Boniperti un suggerimento: uno così ti farebbe comodo per il Mondiale. Un consiglio non seguito dal c.t., purtroppo per la Nazionale.
PIETRO ANASTASI
27 aprile 1975: Pietro Anastasi entra in campo quando Juventus e Lazio devono giocare ancora poco meno di metà del secondo tempo e il risultato vede in vantaggio i bianconeri per 1-0. Nelle battute conclusive dell'incontro l'attaccante siculo si scatena e mette a segno 3 gol nel volgere di 5 minuti. Chi era presente al Comunale ha questa gara nel cuore, come una di quelle più indimenticabili alle quali ha assistito.
FELICE BOREL
Con il danese John Hansen condivide il primato delle reti segnate in Juventus-Lazio. Le 6 reti di Farfallino – questo è il suo soprannome – stanno tutte dentro partite vinte, dal 1932 al 1940: c'è un 4-0 (con doppietta), un 2-1, un 3-1 e ben due 6-1.
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