06 aprile 2017
Un ruolo da “vice-Mandzukic” in una posizione nuova, con la personalità e la voglia di chi scende in campo sempre per vincere. Stefano Sturaro ha parlato oggi ai microfoni di Sky Sport, raccontando il suo momento e quello della squadra, dopo il match di Napoli che ha spalancato ai Bianconeri le porta della finale di Coppa Italia.
«E' vero che è stata una sconfitta, ma l'importante era raggiungere la finale, e siamo contentissimi di averlo fatto per il terzo anno consecutivo» - ha spiegato Stefano - «Siamo super felici, e il morale è alto: questo risultato ci ha fatto molto bene».
Un ruolo tutto nuovo, grande flessibilità e spirito di sacrificio.
«Mi manca ancora un po' la gamba, perché sono rientrato da un piccolo problemino, ma mi sento decisamente bene. Nel ruolo di “vice-Mandzukic” diciamo che sono un po' “adattato”, però non è importante: io gioco dove mi chiede il mister e dove hanno bisogno i miei compagni, posso stare in qualsiasi posizione per il bene della squadra. Certo, è un po' diverso dal ruolo del centrocampista, ma con un pizzico di furbizia, e ascoltando i consigli dell'allenatore e dei compagni, si può tranquillamente fare».
Una Juve che risponde sul campo a tutte le critiche.
«Le televisioni, i giornali, gli stessi social... Li vediamo anche noi. Sembra proprio che tutti vogliano vedere la Juve perdere, ma noi ci prendiamo la nostra rivincita ogni anno raggiungendo grandi traguardi, e in questa stagione siamo ancora in corsa per tutte e tre le competizioni».
Cresce la consapevolezza.
«La nostra consapevolezza aumenta ogni giorno, perché lavoriamo tanto e sappiamo che col lavoro settimanale si possono raggiungere grandi risultati. Le vittorie fanno morale, vincere aiuta a vincere, quindi è tutto di guadagnato».
Prima del Barcellona, la sfida casalinga di campionato col Chievo. Come mantenere la concentrazione?
«Siamo professionisti e siamo abituati a questo tipo di partite e di impegni molto ravvicinati. Chi di noi giocherà, sia col Chievo, sia col Barcellona, darà il massimo e gli altri saranno pronti da dietro a dare una mano. Questo periodo si affronta con serenità ed anche un po' di spensieratezza, sapendo che ognuno di noi deve dare il 110% sempre».
Infine qualche parola sulla condizione di Higuain.
«Gonzalo è felice, ha tutta la squadra dietro di sé a spingerlo, è un grandissimo campione e non ha certamente bisogno dei nostri complimenti. Non saranno certamente dei fischi a fermarlo».