28 febbraio 2023
200 presenze con la Juventus per Wojciech Szczęsny. Il numero 1 polacco ha raggiunto il traguardo contro il Torino, nel Derby della Mole disputato all'Allianz Stadium. Un numero che racconta il suo contributo in questi anni e che, come sempre accade quando ci si trova a commentare questi traguardi, ha dentro di sé tanto lavoro e tanta passione. Nel caso di Tek, bello sottolinearlo, anche tanti successi.
L'ESORDIO
Sabato 9 settembre 2017 alle ore 18:00, all'Allianz Stadium, il signor Fabbri fischia l'inizio di Juventus-Chievo. È la terza giornata del campionato di Serie A, la Juve ha vinto le prime due contro Cagliari e Genoa, e per la prima volta a difesa della porta bianconera c'è Wojciech Szczęsny. Maglia numero 23, è il secondo polacco dopo Boniek a giocare in bianconero. Quella partita i bianconeri la vincono 3-0 grazie all'autorete di Hetemaj e ai gol di Higuain e Dybala e per 'Tek' è, oltre che la prima vittoria, anche il primo clean sheet con la nuova squadra. È l'inizio di una nuova avventura
PRIME VOLTE IN EUROPA
La prima volta con la Juve in Champions ha come teatro Atene, nella tana dell'Olympiacos. La Juve vince 2-0 e anche questo esordio è all'insegna dello zero alla voce gol subiti. Il primo gol europeo, Szczesny, lo subirà su rigore. A trasformarlo Cristiano Ronaldo in Real Madrid - Juventus, ritorno dei Quarti di Finale. La Juve vince, ma non basta per passare il turno. In Champions League arriva anche il primo dei rigori parati in bianconero, il primo di tanti. Anche stavolta la prima volta è in trasferta, anche stavolta in una città affacciata sul Mediterraneo: in pieno recupero, a Valencia, dice no a Dani Parejo.
I TROFEI
Sette volte Tek ha alzato un trofeo in bianconero. Il primo scudetto lo vince da secondo di Buffon, in un'alternanza la cui frequenza lascia già presagire il futuro. Alla fine della Serie A 2017/18, vinta dopo uno straordinario testa a testa con il Napoli, saranno 17 le apparizioni, con 11 clean sheet. Nello stesso anno arriva anche la Coppa Italia. L'anno seguente l'investitura: posto da titolare e maglia numero '1'. Da lì altri scudetti, un'altra Coppa Italia e due Supercoppe.
I RIGORI
Abbiamo citato il primo rigore parato, ma Szczesny rigori in bianconero ne ha parati tanti e decisivi, tanto da guadagnarsi a tutti gli effetti l'appellativo di pararigori. L'ultimo, la scorsa stagione, in un Sampdoria-Juve importante: Candreva calcia bene, ma Tek si supera. Impossibile poi, restando all'ultima annata, non citare i due salvataggi contro la Roma: all'andata su Veretout, al ritorno su Pellegrini. Due parate fondamentali per ottenere poi la vittoria. I guantoni e i riflessi di Szczesny spesso hanno tracciato la differenza tra una vittoria e un pareggio. Sia in giornate dove gli avversari sono riusciti a sollecitarlo di più, sia in quelle in cui diventa fondamentale restare dentro la partita anche nel finto ruolo di spettatore. Perché poi basta un'occasione per cambiare tutto e lì, si dice spesso, si vedono i grandi portieri. Tek ha sempre risposto presente.
La Juve ha la sua certezza e questo traguardo dimostra quanto la fiducia in lui riposta gara dopo gara sia sempre stata ripagata. Congratulazioni, Tek!