12 aprile 2014
"I calciatori non vogliono un padre di famiglia o un fratello maggiore come allenatore, ma vogliono una guida forte e sicura che sia in grado di portarli a raggiungere gli obiettivi importanti di squadra."
Questa la filosofia di Marcello Lippi. Lui, guida forte e sicura dei bianconeri per 405 partite e otto stagioni, li ha raggiunti eccome. Fin dal suo esordio sulla panchina della Juve il 4 settembre 1994 non ha smesso un solo giorno di trasmettere la sua mentalità vincente al gruppo. Ed ecco che, uno dopo l’altro, arrivano inesorabilmente i trofei: il ventitreesimo scudetto bianconero, la Coppa Italia nel 1995, la Supercoppa Italiana, la Champions League e la Supercoppa Europea nel 1996 e la laurea come miglior squadra di club nel mondo a seguire, nella finale di Coppa Intercontinentale di Tokyo. Quindi, in successione, Lippi consegna alla bacheca del club il ventiquattresimo e venticinquesimo scudetto, la Supercoppa Italiana del 1997 e, al suo ritorno alla Juventus che durerà tre stagioni, altre due cavalcate trionfali in Serie A, corredate da altrettante Supercoppe nazionali. Nel 2006, infine, corona la sua carriera alzando la Coppa del Mondo al cielo di Berlino con altri cinque bianconeri.
Nel giorno del suo sessantaseiesimo compleanno, la società si unisce ai tifosi nel fargli i migliori auguri e nel ringraziarlo nuovamente per tutte le gioie vissute assieme.