21 marzo 2019
Oggi, 21 marzo, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali, si pubblicano gli esiti del bando
"UN CALCIO AL RAZZISMO"- IX Edizione 2018-2019
La Giuria preposta alla valutazione delle candidature della IX edizione del Bando "UN CALCIO AL RAZZISMO" 2018-2019, composta da rappresentanti del Centro per l’UNESCO di Torino e di Juventus, ha decretato i seguenti vincitori:
Bando A – Associazioni di volontariato – ONLUS operanti nella Regione Piemonte e iscritte al Registro Regionale del Volontariato
ASSOCIAZIONE COMENIO - PROGETTO “Gara oltre il confine”
Il progetto vuole favorire l'integrazione tra bambini e giovani che abitano il medesimo territorio ma che hanno storie e paesi d'origine differenti, offrire occasioni di incontro educativo tra figli e genitori di origine straniere e fornire occasioni di confronto informale tra famiglie italiane e straniere.
Il progetto intende mettere in atto azioni quotidiane, periodiche e speciali; incentrate sullo sport - es. tornei di basket, calcetto, pallavolo, uscite sul territorio piemontese ecc.- volte a superare il confine della solitudine attraverso la formazione di una comunità.
I destinatari sono 300 bambini e giovani tra i 6 e i 25 anni italiani e stranieri e 15 minori non accompagnati; i destinatari indiretti sono 100 famiglie italiane e straniere, di cui 60 in situazione di indigenza.
Premio B – Associazioni di volontariato – ONLUS operanti in Italia e iscritte al Registro Regionale del Volontariato di riferimento
ASSOCIAZIONE ALTROPALLONE ASD ONLUS - PROGETTO “NO BORDER LEAGUE – LA PERIFERIA RESILIENTE”
Il progetto prevede la realizzazione del primo campionato di calcio popolare femminile delle periferie di Milano. Si pone l’obiettivo di utilizzare lo sport come pratica inclusiva e metodologia educativa non formale nelle aree più vulnerabili del territorio metropolitano di Milano.
Donne e sportive, spesso discriminate due volte, la strada per le pari opportunità nel mondo dello sport è ancora lunga e può partire da qui, dai campi di periferia, mettendo ai margini il vero nemico: il razzismo.
Il campionato sarà composto da squadre di cinque ragazze dove la componente multietnica sarà fondamentale, e le partite si svolgeranno in campi sportivi situati in quartieri periferici di Milano.
L’organizzazione del campionato potrà dunque creare una prospettiva nuova per il coinvolgimento delle donne migranti nelle attività della città in cui vivono; l’obiettivo è quello di poter coinvolgere dei beneficiari che godano del progetto sportivo e che diventino attivi nel garantire la ripetibilità del progetto stesso negli anni seguenti, diventando il punto di riferimento per lo sport femminile migrante contro ogni discriminazione.