05 dicembre 2019
Non avere paura del cambiamento, interpretarlo, viverlo e mantenere alti livelli di performance. Una sfida quotidiana, un confronto positivo fra generazioni, nel mondo del calcio ma anche in quello del lavoro: questi i temi affrontati questa sera, all’Allianz Stadium, insieme a Randstad e a un ospite d’eccezione, Leonardo Bonucci.
Il difensore bianconero ha partecipato all’incontro “Comprendere e trasferire il cambiamento”, e ha raccontato la sua esperienza.
«Ho avuto la fortuna di vivere una carriera importante, ma è stato necessario, fin dall’inizio, mettermi in discussione, uscire dalla mia comfort zone – Ha raccontato -Tutta la mia esperienza calcistica è stata impostata sul cambiamento, seguendo quelli che per me sono tre passaggi: prima capire ed accettare con umiltà un consiglio, poi elaborarlo e infine applicarsi e dimostrarlo sul campo. Ho avuto tante persone che mi hanno aiutato, dentro e fuori dal campo, come per esempio da un lato i miei allenatori e i compagni più grandi, e dall’altro mia moglie».
«Sono una persona diffidente – ha continuato Leo – Ma ho imparato a riconoscere e scegliere le persone che mi sanno dare i consigli giusti. Se ripenso al me stesso di qualche anno fa, non rifarei alcune scelte, perché il cambiamento mi ha portato a vivere le cose in maniera diversa. Mi rendo conto che gli anni passano, perché vedo tanti nati nel 2000 affacciarsi al calcio, tanti miei ex compagni che smettono: credo che i ragazzi debbano saper accettare i consigli dei più esperti, e allo stesso tempo chi ha qualche anno in più deve essere sempre capace di assorbire l’entusiasmo della gioventù».
«La fortuna del calcio è anche nel fatto che ti mette in confronto con i giocatori più giovani di te. E’ una concorrenza stimolante, che ti spinge a non tralasciare nessun dettaglio», la riflessione di Bonucci, che poi si è spostato sul presente: «Anche in questa stagione abbiamo avuto in squadra un cambiamento, con l’arrivo di un nuovo allenatore. Ancora una volta, abbiamo applicato gli step di cui parlavo: abbiamo accettato la situazione, la abbiamo fatta nostra e diamo il meglio per applicarla sul campo».