17 dicembre 2024
Ultima sfida europea stagionale per la Juventus Women che domani, mercoledì 18 dicembre 2024, alle 21:00 affronterà a Biella il Valerenga. Il match contro le norvegesi sarà valido per la sesta giornata della fase a gironi della UEFA Women's Champions League.
Di seguito un estratto delle parole di Eva Schatzer e di Massimiliano Canzi in conferenza stampa.
LE DICHIARAZIONI DI EVA SCHATZER
«Questa prima parte di stagione è stata molto positiva a livello personale. Sono molto contenta anche a livello collettivo perchè sono stati mesi estremamente positivi. Vogliamo continuare così e chiudere il 2024 con una vittoria anche in Europa.
Giocare la Champions è sempre speciale. Anche se non siamo riuscite ad approdare ai quarti di finale questo percorso ci ha dato tanto. A livello personale mi sono servite molto queste partite, per crescere. Non avevo mai giocato prima questa competizione e confrontarmi con avversarie di grande valore mi è servito molto. A livello generale penso che sia stato un valore aggiunto per tutta la nostra squadra che ha diverse giocatrici molto giovani.
Sono stata un anno a Genova, sponda Sampdoria, ed è stato un anno straordinario perchè mi ha permesso di crescere tanto. Al mio rientro alla Juventus ho avuto la possibilità di giocare tanto e devo ringraziare il Mister per questo motivo, perchè mi ha dato fiducia dal primo giorno e sentendo questa fiducia sono riuscita a esprimermi al meglio sul campo. Tutta la squadra mi aiuta e mi stimola quotidianamente e per me questo aspetto è molto importante. C'è un mix perfetto tra giocatrici più esperte e giocatrici più giovani. Le prime riescono a trasmettere i valori del Club e noi più giovani cerchiamo di recepire tutto ciò che ci viene detto, portando freschezza. Caruso, Rosucci e Bonansea mi hanno sempre aiutata molto, ma come loro anche le altre compagne. Siamo un bellissimo gruppo».
LE DICHIARAZIONI DI MASSIMILIANO CANZI
«Sicuramente la crescita delle giocatrici, anche a livello individuale, è una delle gratificazioni più belle per un allenatore. Sono molto orgoglioso di questo. Aggiungo che, quando si parla di crescita individuale, il merito si deve dividere in maniera equa anche con lo staff, atletico e tecnico, perchè quando il lavoro si focalizza sui singoli e non soltanto sul collettivo il contributo dello staff diventa ancora più importante e prezioso, di conseguenza mi congratulo con tutti i miei collaboratori.
Per me questa prima esperienza in campo europeo è stata altamente stimolante. Sapevamo che avremmo trovato delle difficoltà non indifferenti perchè in Europa il livello è altissimo e si affrontano squadre molto forti, ma la squadra non è mai scesa in campo sfiduciata. Abbiamo sempre dato il nostro massimo, in ogni gara, e gli spunti che sono emersi in queste sfide europee sono stati tanti e tutti molto interessanti. Ne farò sicuramente tesoro e come me anche tutte le ragazze.
Una partita che vorrei rigiocare in UWCL? È difficile da dire, perchè tutte le gare sono state condizionate da episodi. Io sono convinto che la sfida dell'andata contro il Bayern Monaco l'abbiamo preparata e giocata molto bene e l'abbiamo persa soltanto a causa di episodi. Lo stesso discorso, nonostante il punteggio finale sia stato più ampio, potrei farlo per la gara di andata contro l'Arsenal. Chiaramente non possiamo giocarle nuovamente, ma devo dire che le abbiamo affrontate molto bene.
Venendo all'avversaria di domani (mercoledì 18 dicembre),\ il Valerenga è una squadra di grande qualità. All'andata abbiamo giocato alla pari contro la squadra norvegese e grazie a un episodio siamo riusciti a portarla dalla nostra parte. Hanno grande qualità davanti, tre giocatrici molto brave ad attaccare la profondità, e sono molto forti sulle palle inattive. Abbiamo grande rispetto per questa squadra perchè ha dimostrato anche nelle partite contro Arsenal e Bayern Monaco di essere un'avversaria complicata.
In questo sport, oltre le qualità individuali, la forza del gruppo ha un valore importantissimo. La squadra dal primo giorno di ritiro ha dimostrato unione e compattezza straordinarie. Siamo un'unica grande famiglia e non ci sono sottogruppi, siamo tutti uniti. Questa squadra ha sempre messo la parola "noi" davanti alla parola "io". Questo aspetto mi rende molto orgoglioso».