Allegri: «A Firenze per la prima sfida di un ciclo importante»

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Allegri: «A Firenze per la prima sfida di un ciclo importante»
Allegri: «A Firenze per la prima sfida di un ciclo importante»
Allegri: «A Firenze per la prima sfida di un ciclo importante»

Vigilia di Fiorentina-Juve, vigilia di una sfida che, per dirla con Massimiliano Allegri, «apre un ciclo molto importante, che, qualora riuscissimo a mantenere un buon vantaggio, potrebbe risultare non dico decisivo, ma sicuramente molto utile per pensare di poter vincere il campionato». Fiorentina, Lazio, Sassuolo e Inter, inframezzate dai Quarti di Coppa Italia contro il Milan: la Juve si prepara ai prossimi impegni, e Allegri ha ben chiaro l'obiettivo: «Al momento stiamo facendo una buona stagione, ma per renderla davvero ottima bisogna vincere il campionato poi vedremo se riusciremo a conquistare Champions League e Coppa Italia: questo è il nostro obiettivo, continuando a crescere e cercando di far coincidere il bel gioco e un ottima fase difensiva».

I punti di miglioramento.

«La Juve ha giocato diciotto partite in campionato conquistando un discreto numero di punti, siamo primi in classifica e abbiamo passato il turno in Champions League come primi. Detto questo, però, bisogna ancora lavorare su noi stessi per migliorare: i numeri sono dalla nostra parte, ma ci dicono che spesso siamo stati raggiunti da situazioni di vantaggio, cosa su cui dobbiamo lavorare. Con l'Atalanta abbiamo giocato davvero una bella partita, e in panchina mi sono molto divertito, ma dobbiamo subire meno gol e gestire meglio il risultato: se stiamo in campo in maniera ordinata, alla Juve è difficilissimo tirare in porta. Non ci si deve “vergognare” di curare la fase difensiva, nel calcio i gol fatti valgono quanto quelli che non si subiscono, e bisogna diminuire i rischi in questo senso».

Domani c'è la Fiorentina.

«Troveremo una squadra pericolosa, che, per le caratteristiche del proprio gioco e dei propri uomini, si trova spesso a tirare da fuori area. Sarà un match complicato, perché per la Fiorentina è sempre un po' la “partita dell'anno” e spero che possa essere una bella serata di sport».

Le scelte di modulo.

«Il 3-5-2 potrebbe essere sia una scelta che una necessità: ci sono giocatori che hanno giocato molto e devo vedere come sta Chiellini, che ieri aveva un po' di febbre. Barzagli ha giocato due partite dopo il rientro dall'infortunio, Lichtsteiner è fuori per squalifica, e devo trovare uno tra lo stesso Barzagli, Cuadrado o Sturaro che mi facciano il terzino per giocare a quattro. Se non fosse così, sicuramente dovrò cambiare qualcosa, ma quel che certamente non cambierà è l'atteggiamento della squadra, che è la cosa più importante».

Tutti a disposizione.

«Chiellini a parte, che dovrà essere valutato, sono tutti a disposizione, compreso Alex Sandro che, a meno che non succeda qualcosa di inaspettato in allenamento, domani partirà titolare. Cuadrado e Pjanic possono giocare insieme, come potrebbe giocare uno solo dei due, devo ancora decidere. E' difficile scegliere di lasciare fuori giocatori, che sia uno di loro, che sia Mandzukic, che sia Sturaro, perché conosco il valore dei miei ragazzi. Però sono sereno, perché so che chiunque venga chiamato in causa, manterrà sempre intatto il valore della squadra».

Su Mandzukic, uno dei più in palla nella rosa bianconera.

«Per Mario parla la storia, è un vincente, lo ha dimostrato al Bayern e all'Atletico prima che alla Juventus, è un giocatore di livello internazionale, dal grande valore fisico e tecnico. Mercoledì in Coppa Italia ha dimostrato innanzitutto grande serietà professionale, nel caso qualcuno avesse mai avuto dubbi a riguardo, e poi ha fatto una partita straordinaria a livello tecnico».

Dybala e Pjanic insieme, una scelta vincente?

«Coi quattro dietro, che danno più sviluppo di gioco e più linee di passaggio, Dybala e Pjanic stanno migliorando molto insieme. Ma non dimentichiamo che abbiamo un giocatore che in ottica futura farà molto bene, e che ha fatto cose veramente importanti al rientro da quattro mesi di stop, ovvero Marko Pjaca».

La situazione dell'attacco.

«Dybala, Mandzukic e Higuain sono grandi giocatori, e chiaramente più giocano insieme, più migliora la loro intesa. Mandzukic e Higuain hanno caratteristiche diverse, il primo apre più spazi per Dybala, il secondo è un punto di riferimento offensivo che lascia più liberi Paulo e Pjanic di giocare dietro. Sono tutte situazioni importanti che non potranno che migliorare col tempo».

La condizione di Mattiello e Mandragora.

«Mattiello è recuperato, ha preso un colpo sul naso ma ora ha ripreso ad allenarsi. Mandragora sta finendo il proprio percorso di recupero dall'infortunio e a breve sarà con la squadra. Difficilmente andranno via, perché in questo momento è meglio che stiano con la Juventus».

Il punto su Evra.

«Evra, oltre ad essere un grande professionista, è una grande persona. Abbiamo parlato serenamente insieme, sta valutando cosa fare e questa situazione non crea assolutamente alcun problema né alcun disturbo».

E in Coppa Italia sarà ancora Juve – Milan.

«Sarà un bel Quarto di finale: giocare contro il Milan in partita secca è sempre complicato. Nel lungo periodo, guardando il campionato, in questo momento la Juve è più forte, ma nelle partite da dentro o fuori il Milan è molto capace, ha un gruppo spensierato, con giocatori giovani e forti e con una grande organizzazione di gioco. Ci penseremo, comunque, tra dieci giorni: ora occupiamoci della Fiorentina e della Lazio».

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