17 dicembre 2016
Il segreto di una mentalità come quella dimostrata dalla Juventus questa sera, forse, è anche nelle parole con cui Mister Allegri analizza il match: «Potevamo fare meglio – spiega – soprattutto tecnicamente. Alla fine non abbiamo gestito bene il possesso, e abbiamo rischiato troppo sulle palle inattive».E continua, Allegri: «Siamo in buona posizione, la vittoria stasera era importante, ci permette di tenere la Roma a sette punti, al termine di una bella partita, combattuta: devo fare i complimenti a tutti i ventidue giocatori in campo. Comunque, il campionato è ancora lungo: non mi interessano i record, l’importante è essere primi a fine maggio».È una serata, quella di oggi, nella quale anche molti singoli hanno fatto vedere prestazioni importanti: «Rugani ha fatto molto bene, contro Dzeko, Sturaro ha fatto una partita straordinaria, lottando contro giocatori di prima fascia. Ed è anche nei duelli che si vincono sfide come queste. Devo dire che per me è un grande piacere vedere non solo i miglioramenti di squadra, ma anche quelli dei singoli, perché è anche attraverso la crescita di ogni giocatore che passa un grande collettivo».Come nasce una mentalità come quella della sua Juve? «Si tratta di qualcosa che qui c’è nel DNA e che ti entra dentro, devi poi trasmetterlo ai giocatori che arrivano: sacrificio e disponibilità da parte di tutti sono gli ingredienti fondamentali. E quando si perde, dopo le sconfitte si riparte, senza mai perdere lucidità e uscendone, se possibile, rafforzati.E adesso Doha: «Andiamo là con la giusta condizione, non ci sono rivincite da prenderci perchè sarà un trofeo da vincere. Quindi testa giusta e concentrazione, per trascorrere un buon Natale».