07 febbraio 2017
Dopo il successo nel Derby d'Italia, Massimiliano Allegri è pronto al match contro il Crotone che si giocherà domani alle 18 allo Stadio “Ezio Scida”, presentato oggi in conferenza stampa ai giornalisti presenti al Media Center di Vinovo. Una sfida che, spiega il mister bianconero, «vale tre punti esattamente come quella contro l'Inter, e che dovremo essere bravi ad affrontare nel migliore di modi fin dall'approccio, evitando di perdere punti come abbiamo fatto a Genova, o due anni fa col Parma, o l'anno scorso col Verona, seppure già da Campioni d'Italia».
Match importante, con un avversario da non sottovalutare.
«Il Crotone ha perso molte partite nella parte finale di gara, o comunque subito gol negli ultimi minuti. E' una squadra molto ordinata, che gioca con equilibrio e alla quale è difficile fare gol. Sono schierati in campo con un 4-4-2 molto lineare, non semplice da superare. Non la considero una partita facile, dovremo giocare una gara paziente, ma abbiamo a disposizione soltanto un risultato. E' un momento molto importante e decisivo della stagione, la squadra lo sa, e i ragazzi sono molto responsabili».
Novità di formazione in arrivo, a partire dalla difesa.
«Chiellini non sarà convocato, resterà a Torino per un po' di riposo, considerate anche le buone condizioni di Barzagli, nonostante abbia avuto un po' di influenza nei giorni scorsi. Anche Benatia ha avuto un po' di influenza, ma è rientrato bene dalla Coppa d'Africa e ora è pienamente a disposizione: domani giocherà uno tra lui e Rugani. Ho cinque centrali difensivi di altissimo livello a disposizione e tantissime partite davanti, l'importante è che tutti continuino a stare bene come in questo momento. Per quanto riguarda le fasce, domani riposa Lichtsteiner e gioca Dani Alves».
Cambiamenti anche in mediana.
«Marchisio non è convocato: da un paio di giorni ha accusato un fastidio alla schiena e non si è allenato, qualche piccolo acciacco nella sua condizione è normale. Mancheranno anche Lemina e Mandragora, ma da giovedì saranno in gruppo a completa disposizione. Qualcosa cambierà, per questa partita ho bisogno di forze fresche dal punto di vista mentale e fisico».
… E in attacco?
«Cambiano gli uomini, non il nostro modo di affrontare la partita. Dybala può giocare a destra, come ha fatto per qualche minuto domenica scorsa, così come può giocare Pjaca, che svolge quel ruolo nella Nazionale croata e che questa volta potrebbe partire dall'inizio. A sinistra potrebbe giocare Sturaro, ma è più probabile che sia confermato Mandzukic in quella posizione. In questo momento, comunque, non è importante “chi” giocherà, ma “come” giocheremo, e l'atteggiamento che terremo».
Atteggiamento confermato.
«La squadra non mi ha assolutamente sorpreso. C'è stato un momento in cui era necessario cambiare, e con giocatori con determinate caratteristiche, questo è il sistema che esalta le loro qualità. L'importante è che tutti diano la massima disponibilità, poi quando Marchisio e Lemina, gli unici che possono giocare davanti alla difesa in un centrocampo a tre, saranno in condizioni ottimali, allora valuteremo la situazione. Il cambiamento porta sempre novità, la novità porta entusiasmo, e noi siamo stati bravi ad ottenere risultati e - di conseguenza – delle certezze».
Mandzukic uomo “simbolo” di questo nuovo modulo?
«Mario è un giocatore generoso, ha fatto bene là davanti e sta facendo bene anche in questa nuova posizione, che l'ha riportato indietro nel tempo di dieci anni, facendolo sentire “più giovane” (ride, n.d.r.). Mandzukic ti dà molto in entrambe le fasi, ma è una questione di equilibrio di tutta la squadra, conta la nostra compattezza e il nostro volerci metterci tutti a disposizione, e questo ci consente di avere molte soluzioni nella fase offensiva».
Ancora margini di miglioramento.
«Bisognerà migliorare ancora sul piano del gioco, sulla qualità del palleggio, a vole abbiamo troppa fretta nel giocare il pallone e su questo dobbiamo lavorare. Per migliorare, però, bisogna mantenere questo atteggiamento e questo equilibrio. Non ho mai visto una squadra che vince i campionato senza sacrificio e senza voglia di lottare su ogni palla. Se non hai un certo tipo di mentalità, puoi vincere una partita, magari due, ma poi rischi di cadere. Il campionato non è ancora chiuso, dovremo continuare a pensare partita per partita perché al momento non basterebbero neanche 86 punti per vincerlo, e alla quartultima avremo il derby per poi affrontare la Roma alla terzultima».