14 marzo 2017
«L'obiettivo era arrivare nelle primo otto», sottolinea Massimiliano Allegri al termine della gara di ritorno contro il Porto. E l'obiettivo è stato centrato, ma il tecnico più che godersi la meritata qualificazione, preferisce evidenziare gli aspetti che andranno migliorati in vista dei prossimi impegni europei: «Dovremo avere la voglia di crescere nella qualità del gioco che questa sera ha lasciato un po' a desiderare. Affronteremo squadre importanti e serviranno prestazioni diverse. Nel primo tempo abbiamo fatto una gara intelligente e i ragazzi sono stati bravi, mentre nella ripresa, undici contro dieci, non davamo velocità all'azione offensiva e difendevamo male. Si deve fare solo una cosa bene: o si attacca, o si gestisce, si rallenta il gioco e si risparmiano energie, invece non abbiamo fatto né l'una né l'altra cosa. Più si forzano le giocate e meno riescono».Nella ripresa il tecnico ha mandato Pjaca al posto di Cuadrado perché il colombiano «era ammonito e quindi ho preferito toglierlo per azzerare i rischi. Pjaca è un giovane che deve capire velocemente che conta la fase offensiva, ma anche la capacità di mettersi a disposizione della squadra. Quando capirà che nel calcio si deve fare fatica, potrà mostrare tutte le sue qualità L'esempio è Mandzukic».Venerdì a Nyon la Juve conoscerà il prossimo avversario: «Quale squadra evitare? Ora dobbiamo avere la forza di arrivare in finale, quindi affronteremo con coraggio e voglia qualsiasi squadra».