22 febbraio 2017
«Abbiamo sofferto solo per cinque minuti, quelli iniziali. Poi abbiamo preso la partita in mano, anche quando eravamo 11 contro 11». È tutta in questa sintesi l’analisi di Mister Allegri, che spiega le chiavi che hanno permesso di aprire le porte del Do Dragao: «Anche quando si gioca in 10, spesso non si è in superiorità in attacco: il Porto si è chiuso, ma noi siamo stati bravi ad allargare il campo nel migliore dei modi: addirittura potevamo segnare anche il 3-0, ma comunque è un ottimo risultato in vista del ritorno».
Questa sera il Mister ha visto la giusta tensione: «Si, vero, e anche una grande partecipazione da parte di tutti, che adesso è davvero importante: siamo nel momento cruciale della stagione, con tre obiettivi da raggiungere. Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento, ma quello che non dobbiamo mai perdere, oltre alla tensione, sono la voglia, l’entusiasmo, la spensieratezza e l’incoscienza».
«Giocare a campo aperto contro di noi – prosegue il tecnico – non è semplice, abbiamo tecnica e velocità che ci rendono devastanti». Da questo concetto nasce il cambio di modulo delle ultime settimane: «C’era bisogno di rendere più ariosa la nostra manovra: abbiamo un buon giro palla, ma dobbiamo ancora migliorare, guardiamo ancora troppo poco avanti quando siamo in possesso».
Un commento sul giocatore che ha sbloccato il match: «Ho visto Marko cambiato, e non poco, negli ultimi giorni. Ha capito che c’era bisogno di un salto di qualità e lo ho notato in modo netto. È giovane, e con i giovani ci vogliono la calma e la pazienza di aspettare e consigliare».