18 aprile 2017
Predica ottimismo il tecnico del Barcellona, Luis Enrique, che ha da poco parlato in conferenza stampa in Catalogna. Ottimismo, ma in un certo senso anche… realismo, quando asserisce che: «Sappiamo che la Juventus un gol lo può fare, quindi domani dobbiamo segnare cinque volte. Allegri chiede alla squadra due reti? Allora noi dovremo farne sei…»
Secondo Luis Enrique, però, «Non c’è bisogno di fare una partita perfetta. Dovremo generare occasioni, togliere fiducia alla Juve, avere l’attitudine giusta, con e senza la palla».
Poi l’appello al Camp Nou: «Lo stadio dovrà saltare insieme a noi: vogliamo far vivere ai nostri tifosi un’altra serata indimenticabile, come quella contro il Psg. Sono sicuro che, se segniamo un gol noi, il secondo lo fa lo Stadio e il terzo vien da sé».
A proposito di Psg, questa volta c’è stato poco tempo per preparare la partita, rispetto al turno precedente: «Logico che avrei voluto più settimane, ma così non è. La squadra sa cosa deve fare, deve dimostrare che può vincere, e che può vivere una serata di grande calcio contro un grande avversario. Noi non abbiamo niente da perdere, il che ci semplifica le cose e ci libera da pressioni. Dobbiamo attaccare, attaccare, e poi attaccare di nuovo».
«C’è qualche similitudine con la gara contro il Psg – esordisce invece Iniesta – Come in quel caso dobbiamo concedere pochissimo, avere l’esigenza di fare gol ma non innervosirci se la rete non arriva subito». Al contrario del suo Mister, Iniesta spiega che «Serve fare la partita perfetta, la migliore della stagione: all’andata il risultato è stato pessimo per tutti noi, e la rimonta non sarà semplice, visto anche il rivale che abbiamo davanti a noi».
E ancora, sulle similitudini fra questa partita e quella vinta con i francesi: «Si, è strano riparlare di nuovo di rimonta nel turno successivo, ma a Torino abbiamo fatto male, specie nel primo tempo. Abbiamo le potenzialità per farcela, e il nostro unico approccio deve essere quello di giocare offensivi, rischiando il meno possibile».
«Noi possiamo farcela farcela – ripete – Ma ci sono dati che sono molto rilevanti, come i pochissimi gol incassati dalla Juve in tutta la Champions League. Le due squadre si rispettano molto e anche loro sanno le difficoltà che potranno avere domani».
A domanda sull’ex compagno, Dani Alves, Andrès risponde: «Abbiamo preso strade diverse, ma sono convinto che Dani sia stato uno dei migliori ingaggi di giocatori stranieri nella nostra società».
E infine, sulla Juve: «Conosciamo il loro valore e sappiamo che contro di loro dovremo restare in tensione, sempre: hanno la possibilità di giocare bene entrambe le fasi, ma ovviamente dovremo assumerci dei rischi, domani sera».