12 giugno 2020
L’andata della semifinale di Coppa Italia disputata a San Siro il 13 febbraio scorso, ha visto Milan e Juventus giocare una gara equilibrata con i bianconeri che sono riusciti ad agguantare il pareggio nei minuti finali grazie ad un gol dagli undici metri di Ronaldo, dopo che lo stesso portoghese si era procurato il rigore attraverso una straordinaria girata al volo con palla fermata con un braccio da Calabria.
La Juventus a lunghi tratti è stata padrona del campo con un maggior possesso palla (62,5% contro il 37,5% del Milan), maggior precisione dei passaggi (89,3% quella dei bianconeri contro 83,2% dei rossoneri) e un maggior vantaggio territoriale (55% contro 45%).
Nonostante questi dati il Milan si è reso più pericoloso andando maggiormente al tiro e verticalizzando con maggior continuità.
Venerdì ai rossoneri mancherà un giocatore importantissimo: Zlatan Ibrahimović, che avrebbe saltato per squalifica comunque la gara di ritorno ma oltretutto ora fermo ai box per un infortunio patito nei primi giorni di allenamento dopo la lunga sosta. Sul piano tattico lo svedese è un giocatore fondamentale per le giocate della squadra di Pioli che cerca nelle sponde dell’attaccante la chiave per superare il centrocampo avversario e innescare giocatori come Çalhanoğlu e Rebić.
Proprio nella gara d’andata, ad inizio secondo tempo, il Milan mette in difficoltà la retroguardia degli ospiti con un’azione esemplificativa di quanto detto sopra.
Kjaer porta palla nella propria metà campo e dopo avere percorso qualche metro decide di lanciare lungo, scavalcando il reparto mediano della Juventus e andando a trovare la testa di Ibrahimović, mentre Rebić attacca immediatamente la profondità.
La spizzata dello svedese mette il croato in condizione di attaccare la porta palla al piede e presentarsi a tu per tu contro Buffon. Il portiere bianconero riesce a chiudere lo specchio con un grande intervento.
Saranno probabilmente due le soluzioni che potrà adattare il Milan di Pioli: o una sorta di albero di Natale con Rebić unica punta supportata da Paquetà e Çalhanoğlu o un 4 4 2 con Leão al fianco del giocatore croato. In entrambi i casi sarà comunque attraverso palla bassa e scambi nello stretto che il Milan cercherà di colpire la retroguardia bianconera.