Conferenza Stampa Allegri 2023

La conferenza stampa di Allegri alla vigilia di Sassuolo-Juventus

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La conferenza stampa di Allegri alla vigilia di Sassuolo-Juventus
La conferenza stampa di Allegri alla vigilia di Sassuolo-Juventus
La conferenza stampa di Allegri alla vigilia di Sassuolo-Juventus

Mister Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, ha presentato Sassuolo-Juventus. Alla vigilia del match, il tecnico bianconero, ha indicato la via da seguire in vista della gara contro i neroverdi.

CONCENTRAZIONE ED EQUILIBRIO

«Ora bisogna alzare le antenne perché c'è troppa euforia e questo da una parte è bello, dall'altra ci toglie energia e attenzione. Siamo solo alla quinta giornata e a Sassuolo, eccezion fatta per il successo 3-0 di qualche anno fa con tripletta di Dybala, sono sempre state partite combattute nelle ultime stagioni. Loro vengono da una sconfitta pesante a Frosinone dopo che erano stati in vantaggio, quindi troveremo un ambiente e una squadra tosta, con una voglia di grande rivalsa. Per fare risultato domani bisognerà fare una partita di grande attenzione, grande fisicità e grande tecnica, perché tornare da Sassuolo con un risultato positivo sarebbe importante. Dobbiamo tornare alla normalità, che fa parte del DNA della Juventus, ossia vincere più partite possibili. Domani ne abbiamo una, poi, giocata quella, va messa da parte perché martedì ce ne sarà un'altra. La forza di una squadra e di una società è quella di avere equilibrio, perché i risultati si ottengono, secondo il mio modesto parere, con l'equilibrio e dove regna l'equilibrio è più facile ottenere risultati. Una vittoria o una sconfitta non ci devono spostare, perché siamo ancora all'inizio. Quando ci sarà un pareggio o una sconfitta non crolla tutto, bisogna continuare a lavorare. Ripeto, ci sono squadre più attrezzate e noi dobbiamo combattere con loro e dobbiamo farlo con il lavoro e la voglia di migliorare».

SCELTE

«Chiesa e Vlahovic stanno bene, hanno fatto differenziato mercoledì, perché Vlahovic aveva un po' di mal di schiena e Federico il flessore un po' affaticato. Sono a completa disposizione. Martedì avremo una partita a distanza di tre giorni, cosa che quest'anno capiterà solo durante l'infrasettimanale, ma dobbiamo pensare solo alla partita di domani. Martedì credo ci saranno rotazioni, ma il nostro unico pensiero deve essere domani e per domani valuterò le condizioni di Vlahovic. Davanti, però, stanno tutti molto bene, anche Milik e Kean. Yildiz domani andrà a giocare con la Next Gen, mentre Huijsen da ora in avanti starà in pianta stabile con noi visto che Alex Sandro starà fuori per un po' di tempo. Fagioli? Può giocare anche davanti alla difesa, ha piedi e tecnica per farlo, ma bisogna lavorarci. Ora, come ho detto nel lontano 2017, è una mezz'ala di regia e quello è ancora valido. Poi in futuro, con l'esperienza, potrà anche diventare regista. McKennie sta bene, oggi valuterò. Weah è un buon cambio, si sta inserendo bene, è arrivato da pochi mesi nel calcio italiano, deve ancora conoscere. Sono contento di come si sta integrando».

OBIETTIVI

«Noi l'anno prossimo dobbiamo giocare in Champions, perché sarebbe un lavora aggiunto a livello sia tecnico che economico e su questo ci dobbiamo impegnare. Abbiamo la possibilità di entrare nelle prime quattro, anche se non sarà semplice perché ci sono Inter, Milan e Napoli che hanno qualcosa in più rispetto a tutti. Bisognerà fare un passetto alla volta, con grande equilibrio, senza sbalzi d'umore legati a un singolo risultato. Se la strada intrapresa sia quella giusta lo diranno i risultati che saremo in grado di raggiungere a fine anno. Noi dobbiamo desiderare di essere in alto, perché le cose desiderate sono più belle. Dobbiamo ottenere i risultati che ci avvicinino alla quota Champions. Non si vincono o si perdono i campionati con una partita e non si decide l'ingresso in Champions con una partita».

STAFF

«Magnanelli è un ragazzo molto bravo con cui avevo lavorato ai tempi del Sassuolo. Lo staff è uno staff di grande valore. Sia chi è qui con me da 18 anni, che quelli entrati dopo, come Bianco o Padoin due anni fa. Mi piace scegliere uno staff composto da gente di qualità e poi questi ragazzi sono giovani e se decidono di intraprendere la carriera di allenatore, come fatto da Bianco l'anno scorso, io sono molto contento. Per me sarebbe un orgoglio vedere fare carriera da allenatore a chi ha lavorato con me. Io sono molto contento di tutti quelli che lavorano alla Continassa: c'è un bel gruppo di lavoro e c'è un bello spirito».

LA ROSA E IL FUTURO

«Quest'anno abbiamo una rosa meno esperta, ma abbiano acquisito entusiasmo e dinamismo. Dobbiamo continuare a lavorare e voler migliorare, ricordandoci che dobbiamo correre più degli altri e centrare quei risultati che permettano di far crescere la nostra autostima. Tutti nella rosa devono sentire la responsabilità, quando sei alla Juventus devi crescere più in fretta. Abbiamo tanti ragazzi che sappiamo possono sbagliare, ma anche un gruppo di giocatori esperti. I ragazzi stanno crescendo e dobbiamo avere ben chiaro l'obiettivo da raggiungere. Per come è strutturata questa squadra la certezza è una: questa squadra ha un grande futuro. Ci sono tanti italiani, giocatori giovani, c'è futuro e questo è già importante. Poi se quest'anno arriveremo nelle prime quattro, dopo un ricambio generazionale ciclico, che è normale nelle squadre che vincono tantissimo, avremo dato una grossa mano anche alla società. Tra l'altro, squadre che vincono tanto, al ricambio rischiano di rimanere fuori dalla Champions e questo, momentaneamente, alla Juventus non è mai successo, perché ricordiamo che sul campo lo scorso anno siamo arrivati terzi».

LA VISITA DI SPALLETTI

«La visita del CT della Nazionale ci ha fatto molto piacere, perché noi siamo a disposizione per mettere i giocatori che il CT convocherà nelle migliori condizioni e noi lavoriamo, come Juventus, per dare più giocatori possibili alla Nazionale. Nell'ultima convocazione c'erano Chiesa e Locatelli, ma ce ne sono altri che potranno far parte della Nazionale. Noi ci impegniamo per la Juventus e anche per la Nazionale, che è patrimonio del calcio italiano».

SPORT NELLA COSTITUZIONE 

«Sono molto contento che la Repubblica riconosca il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva. Tra l'altro da anni io sono allenatore alleato di sport e salute perché credo che i ragazzi giovani vadano educati nell'alimentazione e nel praticare sport. I numeri che ci sono in Italia rispetto a quelli di qualche anno fa sono cambiati, c'è molta più obesità tra i ragazzini e quindi vanno stimolati a fare sport. Lo sport ti dà regola, educazione e disciplina e per questo sono contento dell'introduzione dello sport nell'articolo 33 della Costituzione italiana perché aiuterà ad andare nelle scuole a educare le nuove generazioni che saranno il futuro dell'Italia».

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