18 marzo 2017
Campionato, e solo campionato. La parola d’ordine di Massimiliano Allegri è chiarissima, tanto più se arriva a 24 ore dal sorteggio di Champions League, che ha disegnato un affascinante Juve-Barcellona per i quarti di finale. «La Champions è lontana – spiega Allegri – Abbiamo 4 partite molto importanti, prima, davanti a noi: a partire da quella di domani, per continuare con le due trasferte di Napoli e poi il Chievo. Domani dobbiamo rituffarci su quello che è per noi l’obiettivo numero 1, lo Scudetto. E lo dobbiamo fare, ancora una volta, con una partita seria».
La Sampdoria, infatti, arriva da un ottimo periodo: «Troviamo una squadra reduce da 5 vittorie e due pareggi, ottimamente allenata da Giampaolo, con grande entusiasmo, dato che ha battuto la Roma, il Milan e ha portato a casa il Derby».
«La Samp – continua Allegri – è una squadra tecnica, diversa dall’Udinese, che era più fisica. Ma se proprio devo tenere a mente uno stadio in cui abbiamo perso punti, penso proprio a quello di Genova. A Marassi è sempre difficile giocare, e domani la partita è importante e difficile. Il campionato è tutto da vincere, al momento non siamo nemmeno certi di arrivare secondi, avendo sia il Napoli che la Roma la potenzialità per fare 30 punti. La nostra priorità è lo Scudetto, ci mancano 8 vittorie: se domani non la affronti seriamente rischi di trovarti la Roma a 5 punti di distacco».
Il discorso Barcellona, quindi, è momentaneamente chiuso: «Sarà una splendida partita, ma attenzione: per la Juve non deve essere un evento, ma una cosa normale. Se il nostro obiettivo è essere stabilmente nelle prime 8 in Europa, queste sono le partite da giocare. Comunque, la partita è fra più di 15 giorni, il nostro obiettivo numero 1 adesso è il Campionato».
Tornando a Samp-Juve, allora, alcune anticipazioni sui singoli giocatori: «Stanno tutti piuttosto bene, Marchisio è in crescita. In difesa non gioca Chiellini, ci saranno di sicuro Barzagli e uno fra Rugani e Bonucci. Higuain? È in buona condizione, e se non segna due partite non è certo un problema».