28 luglio 2020
Un campionato incredibile: 38 partite senza perdere mai. La prima Juventus di Antonio Conte conquista il tricolore in un anno di emozioni intensissime. Dopo due tornei conclusi al settimo posto, lo scudetto ha il gusto della rinascita e produce la più grande festa di popolo della nostra storia.
UN ALTRO PIANETA
Nel discorso d'inaugurazione dello Stadium, il presidente Andrea Agnelli invita i tifosi a chiudere gli occhi per un attimo. Idealmente li riapriamo tre giorni dopo: sono le 12,30, c'è una luce accecante e si gioca Juventus-Parma. La vittoria per 4-1, piena di gol bellissimi, fa capire subito che la costruzione di una nuova casa si accompagna alla nascita di una nuova epoca, è tutto un altro mondo.
IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE
Può sembrare prematuro pensare che si inizi a vincere lo scudetto alla quinta partita. Ma il 2-0 sul Milan, campione d'Italia in carica, è un messaggio molto forte per le modalità in cui avviene. La Juve domina gli interi 90 minuti, con una ferocia inimmaginabile per una squadra che sta muovendo i primi passi. La doppietta di Claudio Marchisio arriva nel finale a tradurre una superiorità apparsa troppo evidente per non rappresentare un segnale per il futuro.
L'URLO DEL MAESTRO
Ci sono immagini che dicono tutto. Juventus-Fiorentina è decisa da un gol di Alessandro Matri ma a rubare l'occhio è l'esultanza di Andrea Pirlo. Siamo alla nona giornata, per la prima volta la Juve è in testa da soli, ma quel che più conta è che se anche un imperturbabile come il Maestro è così scatenato, allora si può credere davvero che ciò che sta accadendo sia assolutamente vero.
LA SCOPERTA DELLA NORMALITA'
Il 2012 inizia con una Juve che supera il Lecce grazie a un gol di Alessandro Matri. Non è la solita prestazione a mille all'ora, i 3 punti arrivano con una condotta di gara meno impetuosa del solito. Ed è proprio questo a colpire: la vittoria sta diventando una situazione abituale, ci si può permettere di respirare. Un ritmo più sostenuto verrà riproposto al momento necessario, quando ci sarà da rimontare sul Milan andato in fuga.
TRIESTE
Era una delle città dove la Juve era scesa in campo nell'Inferno della Serie B. Sei anni dopo, diventa il luogo del Paradiso che ospita la gara con il Cagliari, quella che il 6 maggio del 2012 ci regala la certezza matematica dello scudetto. Al gol di Mirko Vucinic il mondo bianconero si comporta esattamente come lui: non guarda neanche il pallone in rete, continua a correre per arrivare più in fretta al traguardo.
ALEX
La festa scudetto allo Stadium coincide con il saluto di Alessandro Del Piero. Davanti agli occhi passano 20 anni racchiusi nel giorno di massima felicità: quando la gioia, l'orgoglio e la riconoscenza si incontrano, non deve stupire che migliaia e migliaia di persone, nello stesso istante e nello stesso luogo, si abbandonino alle lacrime.
Il primo trionfo del ciclo