21 febbraio 2017
Spetta al Capitano il compito di raccontare la vigilia dei bianconeri e Gianluigi Buffon lo fa con la consueta lucidità: «Siamo in un momento molto buono – spiega – Ma siamo consapevoli sia dell’importanza della gara che del valore dei nostri avversari. Sappiamo che il Porto da anni centra i suoi obiettivi europei, gioca per arrivare in fondo alle competizioni cui prende parte, quindi gode del nostro massimo rispetto: ci dovremo guadagnare la qualificazione».
Quale sarà il livello di concentrazione dei bianconeri? «Massimo, non abbiamo bisogno di ricordare a noi stessi di restare concentrati: abbiamo sempre approcciato a ogni gara e a ogni turno con la stessa serietà, mettendo da parte qualsiasi presunzione: questo è l’unico metodo che io conosco per arrivare lontano in queste competizioni; il singolo, da noi, si mette sempre a disposizione della squadra per la ricerca del successo».
«Noi tutti – prosegue il Capitano – Viviamo la vigilia di Champions League in modo differente da campionato o competizioni nazionali: vedo da come ci alleniamo quanto siamo disponibili e teniamo a migliorarci, e conosco i nostri margini di crescita. Dal canto mio ho la fortuna di giocare in una squadra e con una Società dalle grandi ambizioni, che permette di vivere queste vigilie e giocare queste partite: eravamo competitivi già due anni fa, quando andammo in Finale, e in questo periodo la Società non ha certo smantellato, anzi, non ha lesinato quando è stata ora di fare investimenti importanti».
Infine, parlando degli avversari: «André Silva è un giocatore pericoloso, lo conosco. Ha detto che gli piacerebbe segnarmi un gol? Per me va bene, a patto che il turno lo passiamo noi – sorride – Di certo dovrò essere al massimo della forma per non prendere reti, insieme a tutta la squadra siamo chiamati a fare una grande prestazione difensiva». E su Iker Casillas, collega fra i pali del Porto: «Sono felicissimo di rivederlo: è un amico, un avversario che ho stimato e stimo tantissimo ha fatto una scelta scomoda, quella di mettersi in discussione: gli e ci auguro due grandi partite».