03 maggio 2017
Benedetti siano i giudizi avventati, perché evidentemente funzionano come propellente per i bianconeri che evidentemente gongolano nello smentirli quando vengono pronunciati. Gongola, per ben due volte, Higuain, che secondo qualcuno in Champions non riusciva ad incidere come sul suolo patrio. Gongola con due gol, uno per tempo, uno più bello dell'altro, che permettono alla Juve di sbancare Montecarlo e di affrontare, tra sei giorni allo Stadium la semifinale di ritorno con un cospicuo vantaggio. C'è molto Pipita in questa vittoria, ma c'è anche un'impronta profonda di Allegri. Non schierare Cuadrado dall'inizio è una scelta conservativa? Benedetti i giudizi avventati. Leggete chi confeziona entrambi gli assist...
DANI ALVES IN AVANTI
Barzagli terzino destro e Dani Alves in avanti al fianco di Dybala e Mandzukic e dietro a Higuain: queste le scelte del tecnico che rinuncia al colombiano all'inizio, tenendo così la verve del colombiano come soluzione per cambiare eventualmente il ritmo a partita in corso. Proprio dai piedi di Dani Alves nascono i pericoli maggiori all'inizio, con due cross insidiosi: il primo viene deviato dalla difesa tra le mani di Subasic, il secondo non trova per un soffio Higuain libero a centro area.
MONACO FRIZZANTE
La Juve gioca con personalità e sembra prendere il comando delle operazioni, ma il Monaco quando attacca è frizzante, e dopo un colpo di testa non irresistibile, Mbappé arriva anche a deviare al volo il traversone di Dirar. Buffon, alla centesima presenza in Champions con la Juve, ha ancora i riflessi di un ragazzino e respinge. I padroni di casa, dopo un avvio timido, trovano coraggio e il portiere bianconero deve ancora intervenire per togliere dall'incrocio l'incornata di Falcao, che prende il tempo a Barzagli e quasi insacca il cross del solito Dirar, il più continuo dei suoi.
HIGUAIN DA URLO
La Juve ha la forza e l'esperienza per non scomporsi e dopo aver lasciato sfogare i monegaschi, riprende il controllo del gioco. La capacità di recuperare palla nella metà campo avversaria sembra poter essere l'arma in più per la squadra di Allegri, ma in effetti, anche la velocità, e soprattuto la qualità delle ripartenze può essere letale. Velocità e qualità: c'è tutto questo nell'azione che porta al vantaggio. Marchisio imposta dalla propria tre quarti campo e appoggia a Dybala, che di tacco serve Dani Alves. Il brasiliano tocca per Higuain e parte ricevendo il passaggio di ritorno al limite dell'area. Qui sembra chiuso, ancora di tacco, mette al centro, e il Pipita, che ha seguito l'azione, è il primo ad arrivare sul pallone, per spedirlo nell'angolino basso alla destra di Subasic. Un gol che neanche ai videogiochi...
RIPRESA, IL MONACO PARTE FORTE...
Ora serve mantenere lucidità, contenere gli avversari e provare a colpirli ancora, senza commettere errori, perché a questi livelli si possono pagare cari. È quanto rischia Pjanic in avvio di ripresa, con un passaggio per linee orizzontali troppo morbido che viene intercettato da Bernanrdo Silva. Il tocco del portoghese libera al tiro Falcao all'altezza del dischetto e Buffon deve accartocciarsi sul pallone per bloccare. Nei primi cinque minuti il capitano è chiamato ad altri due interventi, il che la dice lunga sull'aggressività con cui i padroni di casa iniziano il secondo tempo.
...RISPONDE LA “PREMIATA DITTA”
La Juve risponde con una ripartenza di Marchisio, che ruba palla in avanti e scarica il diagonale, respinto di piede da Subasic. È una gara apertissima, anche perché entrambe le squadre tendono ad allungarsi eccessivamente, lasciando così maggiori spazi. La Juve però se ne accorge e ci mette ben poco a ricompattarsi, mentre il Monaco evidentemente pecca di inesperienza, perché lascia ancora una volta spazio sulla destra a Dani Alves. La “premiata ditta” con Higuain funziona ancora e il traversone scavalca il goffo tentativo di rovesciata di Glik e finisce sul piede del Pipita, che infila ancora Subasic.L'argentino si merita tuttala standing ovation che lo omaggia quando alla mezz'ora lascia il posto a Cuadrado. Ora che il Monaco deve osare il tutto per tutto, in effetti vale la pena di puntare sui velocisti. Così Dybala va a fare la prima punta e Rincon e Lemina, dentro per Marchisio e Pjanic, regalano forze fresche al centrocampo. Non ci sono occasioni per ripartire, perché i monegaschi si ricompattano e provano ad attaccare on ordine, arrivando però a impensierire Buffon solo negli ultimi minuti, con il colpo di testa di Germain, alzato sopra la traversa dal capitano bianconero. La Juve controlla senza patemi e può andare a esultare sotto lo spicchio di tifosi tornando a Torino forte di due gol di vantaggio. Non valgono ancora il saldo del biglietto per Cardiff, ma certo sono una ricca, ricchissima caparra...
MONACO-JUVENTUS 0-2 RETI: Higuain 29' pt Higuain 14' st
MONACO
Subasic; Dirar, Glik, Jemerson, Mendy; Bernardo Silva (36' st Touré), Bakayoko (22' st Joao Moutinho), Fabinho, Lemar (22' st Germain); Falcao, Mbappé A disposizione: De Sanctis, Sidibé, Raggi, Cardona Allenatore: Jardim JUVENTUS Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic (44' st Lemina), Marchisio (36' st Rincon); Dani Alves, Dybala, Mandzukic; Higuain (32' st Cuadrado) A disposizione: Neto, Lichtsteiner, Benatia, Asamoah Allenatore: Allegri ARBITRO: Lahoz (ESP) ASSISITENTI: Rodriguez (ESP), Cebrián Devís (ESP) QUARTO UFFICIALE: Sobrino (ESP) ARBITRI D'AREA: Gómez (ESP), Manzano (ESP) AMMONITI: 21' pt Bonucci, 37' pt Fabinho, 13' st Marchisio, 24' st Chiellini