09 maggio 2017
Si va a Cardiff, signori. L'anticipo per il biglietto era stato già versato, e anche piuttosto corposo, sei giorni fa al Louis II e questa sera è arrivato il saldo. Come a Montecarlo la Juve sfoggia il suo abito migliore, che calza a pennello a gente come Dani Alves, ancora una volta semplicemente devastante quando sente profumo d'Europa, e spazza via ogni velleità di rimonta del Monaco in 40 minuti. Il resto della partita è spettacolo, a tratti addirittura accademia e un lungo conto alla rovescia verso i tre fischi che proiettano i bianconeri in finale di Champions.
KHEDIRA SI FERMA SUBITO
E dire che il Monaco parte forte e Mbappé mette i brividi allo Stadium, superando Buffon e centrando in pieno il palo, in un'azione comunque fermata per offside dello stesso attaccante francese. Poi ci prova Falcao, con una sventola da fuori area alta di poco. Oltretutto dopo appena dieci minuti Allegri deve già operare il primo cambio, perché Khedira lamenta un fastidio alla coscia sinistra e deve lasciare il posto a Marchisio. Intanto però la Juve prende le misure agli avversari che iniziano a fare fatica a liberarsi e a farsi vedere in avanti.
CRESCE LA JUVE
I bianconeri invece cominciano a dare l'impressione di poter essere pericolosi in contropiede, anche se per qualche minuto ancora la manovra fatica ad essere fluida e spesso si trova la soluzione più semplice nelle sponde aeree di Mandzukic, tallonato come un'ombra da Raggi. L'occasione buona capita ad Higuain, che approfitta di un'incertezza di Jemerson, si presenta davanti alla porta e cerca un pallonetto troppo morbido sul quale Glik riesce a intervenire. Il pericolo corso spaventa i monegaschi che rischiano grosso anche quando Higuain indovina il corridoio giusto per Mandzukic, il cui esterno destro di prima intenzione trova la manona di Subasic e poco dopo la combinazione tra Dybala e Pjanic non porta al vantaggio solo per il prodigioso recupero di Raggi, che mette in angolo la conclusione del bosniaco.
MANDZUKIC INSISTE E COLPISCE
Ora che la Juve ha trovato il ritmo giusto, il gol è nell'aria e non tarda ad arrivare: l'azione nasce addirittura da Buffon che mette in movimento Alex Sandro sulla sinistra ma, quando Dybala tocca all'indietro, la possibilità di colpire in velocità sembra sfumare. In realtà si cambia semplicemente gioco, perché il pallone finisce a Dani Alves che pennella per la testa di Mandukic. L'incornata viene ancora respinta da Subasic, ma Mario è ancora lì e, questa volta di sinistro, ribadisce in rete.
DANI ALVES, UN CAPOLAVORO
Sotto di un gol per il Monaco si fa davvero dura e rimane in partita solo grazie al suo portiere, che arriva anche sul diagonale dalla distanza di Higuain. Non bisogna abbassare la guardia, perché gli ospiti sono molto rapidi quando si tratta di andare sul fondo e crossare e sul traversone basso di Mendy, Chiellini deve allungarsi per impedire che Falcao arrivi sul pallone. Buffon abbraccia il compagno e può evitare di intervenire anche subito dopo, quando Mbappé calcia da posizione molto angolata, scheggiando il palo esterno. Al contrario, dalla parte opposta Subasic deve fare gli straordinari per mettere in angolo il sinistro di Dybala, anche lui libero davanti alla porta.Proprio dal corner però nasce il raddoppio: la Joya mette in mezzo e Subasic interviene nuovamente, respingendo il traversone. Il pallone si impenna e ricade al limite dell'area, con la porta sguarnita, ma per tentare la conclusione al volo serve coraggio, oltre che un piede fatato. Dani Alves li ha entrambi e spara una cannonata su cui, questa volta, il portiere dei monegaschi non può davvero fare nulla.
MBAPPÈ ACCORCIA
Non potrebbe esserci situazione migliore dell'andare al riposo con due gol di vantaggio. L'unico rischio, una volta tornati in campo, è rilassarsi eccessivamente. Non questa Juve, che anzi gioca divinamente e potrebbe addirittura arrivare subito al terzo gol con Cuadrado che, entrato al posto di Dybala, calcia con un attimo di ritardo il primo pallone toccato e permette il recupero di Jemerson. Il Monaco per i primi 15 minuti della ripresa è quasi soggiogato, ma quando i bianconeri abbassano il ritmo ecco che le qualità dei monegaschi vengono fuori e Mbappé, dopo aver costretto Buffon ad un intervento non semplice per mettere in angolo il suo diagonale, arriva per primo sul traversone basso di Joao Moutinho e spedisce in rete.
CE NE ANDIAMO A CARDIFF
Il gol del talento francese è quasi un ulteriore attestato delle due ottime prove fornite dalla Juve tra andata e ritorno, perché certifica, se mai ce ne fosse stato bisogno, la notevole qualità degli avversari. In effetti non serve ad altro, perché i bianconeri riprendono a dominare, facendo chiaramente capire che non è neanche il caso di provare a sognare una rimonta. Finisce 2-1, con lo Stadium che intona “Ce ne andiamo a Cardiff”. Una volta si sarebbe detto che il sogno continua. Non oggi, non questa volta, sogno ormai è un termine inappropriato. Questa Juve vive ormai una magnifica realtà anche in Europa. E la realtà è la finale di Champions League.
JUVENTUS-MONACO 2-1 RETI: Mandzukic 33' pt, Dani Alves 45' pt, Mbappé
JUVENTUS
Buffon; Barzagli (40' st Benatia), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (10' pt Marchisio), Pjanic; Dani Alves, Dybala (9' st Cuadrado), Mandzukic; Higuain A disposizione: Neto, Lichtsteiner, Asamoah, Rincon Allenatore: Allegri MONACO Subasic; Raggi, Glik, Jemerson, Sidibé; Mendy (9' st Fabinho), Joao Moutinho, Bakayoko (33' st Germain), Bernardo Silva (24' st Lemar); Mbappé, Falcao A disposizione: De Sanctis, Jorge, Carrillo, Diallo. Allenatore: Jardim ARBITRO: Kuipers (NED) ASSISITENTI: van Roekel (NED), Zeinstra (NED) QUARTO UFFICIALE: Diks (NED) ARBITRI D'AREA: van Boekel (NED), Makkelie (NED) AMMONITI: 40' pt Falcao, 7' st Mendy, 28' st Bonucci, 46' st Mandzukic